12 maggio 2008

What is left? What is right?


L'esito delle elezioni politiche dell'aprile scorso è stato decisamente imprevedibile: innanzitutto la frammentazione partitica ha generato un bipartitismo non ancora ben strutturato ma già visibile e marcato. Il frazionamento politico, che ha profuso le sue migliori energie nella recente campagna elettorale, in cui alla ricordata polverizzazione dei partiti si è accompagnata quella dei programmi, auspichiamo rimanga solo retaggio delle due Repubbliche che hanno preceduto l'attuale. Intanto si è formata una solida maggioranza di centro-destra con consistente prevalenza numerica in Parlamento, che ha espresso un governo che ha, a sua volta, una proiezione simmetrica in uno shadow-cabinet formato dalle forze di minoranza con i medesimi criteri, componenti e bilanciamenti (c'è persino il Ministro per l'attuazione del programma!).


I commentatori internazionali faticano a capire il sistema politico italiano: una sinistra radicale scomparsa da ogni forma di rappresentanza - stessa cosa per i Verdi; il Presidente del Consiglio che solo 2 anni fa era stato sconfitto alle elezioni ora ne è trionfante vincitore; una sinistra che candida generali, prefetti, imprenditori ed una forza politica espressione di un territorio, la Lega Nord, che aumenta significativamente il proprio consenso pur ripetendo slogan vecchi di 15 anni e dopo aver governato per 5. Ebbene, se a ciò aggiungiamo che la voce degli oppressi e della classe operaia è veicolata da un comico possiamo non capire i commentatori internazionali che non capiscono?
...
Il centro-sinistra dovrebbe affinare e modernizzare il proprio idioma politico; si sente sempre parlare di dirigenti politici che sono tali solo per auto-definizione visto che in nessun'altra articolazione dello Stato e del settore privato alcun dirigente potrebbe conservare titolo ed ufficio qualora fallisse clamorosamente gli obiettivi programmati; ovviamente non succede nel caso del centro-sinistra perché i dirigenti, gli stessi da decenni, hanno questo status privilegiato, quello dirigenziale appunto, con la tutela e la protezione goduta dagli operai.
What is left?


Il nuovo sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha anticipato spezzoni del suo programma di consigliatura: rispedire al paese di provenienza la maggior parte degli appartenenti all'etnia rom, i Rumeni e molti degli extracomunitari presenti nella capitale; gli attori americani non saranno più invitati alla festa del cinema; verrà privilegiata, inoltre, la musica italiana rispetto a quella straniera.
Ebbene, non riusciamo ad immaginare una "città-fortezza" che divide tra "utili" (turisti) e invasori (extracomunitari): non sarebbe più la millenaria, ospitale, aperta città eterna.
What is right?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu